Presentazione
Mina Sacristani dipinge dall’età giovanile. Non si è formata in scuole d’arte ma ha sempre coltivato rapporti con artisti d’ogni tipo: dai pittori ai musicisti, a teatranti e poeti. Pittrice inizialmente dallo stile vicino a quello impressionista si è sempre distinta per un utilizzo personale del colore, amando trasferire su tavola o tela soggetti a lei cari come gli elementi della natura o ancora personalizzando copie in omaggio ai grandi autori del passato .
Mina ha partecipato con successo di pubblico e critica a collettive nelle località prossime a dove vive e nella città di Teramo nel 2020 con una performance in estemporanea notturna.
Su invito dalla curatrice Barbara Crimella, Mina ha contribuito nel 2022 all’installazione collettiva di cubi decorati ora in mostra itinerante in Europa e paesi arabi.
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Dagli anni 2020 circa ha iniziato a sviluppare un tipo personale di lavoro dove l’opera, pur rimanendo figurativa, viene a sovrapporsi ad un getto d'acqua prendendo forma e vita propria, come un sipario o una ragnatela che lo compenetra. L'opera creata dunque non ha la forma pura dell’astrazione ma gioca con il concetto dell'intravedo, in una danza armonica e continua che lascerà parzialmente intravedere il soggetto principale, trasmettendo all’osservatore l’idea che dietro ad ogni volto esiste una sottile trama che fa da cornice al momento.
“Sentieri d’acqua” è la denominazione che Mina ha dato a questo suo personale stile. L’acqua, colorata, addensata e messa a scorrere sul foglio o su tela, viene movimentata dai gesti della mano in modo casuale ed inconsapevole.
Lo scorrimento prende vie diverse, traccia percorsi (i sentieri dell’acqua) che non dipendono solo dal movimento iniziale ma assumono vita propria. L’artista a questo punto è stimolato a interpretarle e riempirle. Prendono così vita figure e forme che vanno a interagire con questa sottile trama.
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Omaggio al famoso dipinto di Edward Hopper realizzato in tributo al grande maestro. L'opera gioca armonizzando le forme geometriche con le curve femminili, in un continuo richiamo armonico tra pudore e sensualità. La gestualità e il momento in cui è raffigurato il soggetto femminile principale evoca dolcezza e probabilmente un'intimità solida e rassicurante nei confronti dell'occhio dell'osservatore che ha avuto, nella realtà oi nella fantasia, la possibilità di osservarla ancor prima di dipingerla.
Titolo: Nudo (omaggio a Edward Hopper)
Tecnica: acquarello su carta
Dimensioni: Cm 30 x 40
Titolo: Donna in guerra
Tecnica: acquarello su carta
Dimensioni: Cm 40 x 50

Opera che può essere definito un manifesto con cui l'artista quasi urla il suo pensiero. Il dolore, la devastazione e le ferite sono indossate come uno scialle con cui la figura femminile si carica le spalle. A lei è destinata la scelta, la possibilità di continuare a perpetrare la vita. Pur non vedendone il volto, l'osservatore riesce a percepire lo stato d'animo che la pervade di fronte a ciò che il destino le ha riservato.