Potion Supernova

Mix di suggestioni personali, quest'opera è principalmente il frutto di una serie di eventi che le hanno dato vita concatenandosi tra loro in maniera del tutto casuale. In quel periodo le mie serate in famiglia erano colorate dalle avventure di Harry Potter & Co. e dalle loro peripezie  nel tentativo di ricreare la pozione polisucco; le mie mattine invece erano nel traffico della metropoli che mi ha ospitato per un po' di tempo e battevano al ritmo di una canzone che ha accompagnato lunghi periodi rockettari della mia adolescenza: Champagne Supernova degli Oasis. Detto, fatto! Mixa il tutto ad un semaforo che tardava a diventare verde e la sua ideazione è stata un lampo: prima si è formalizzato il risultato finale che volevo ottenere, poi è venuto il come. La sua realizzazione ha richiesto un paio di settimane, nell'attesa che ogni stratificazione si solidificasse adeguatamente. La tecnica è pura follia che ben si addice al mio modo di concepire la sregolatezza del dar forma alle proprie emozioni. Naturalmente, come quasi tutte le mie opera astratte, è cambiata in divenire e come sempre qualche intoppo tecnico nella realizzazione che mi sembrava un disastro è stato trasformato dalla mia strafottenza artistica in un effetto ancora più vicino a quello che volevo dall'opera: colore, energia e un richiamo circolare alle origini della nostra creazione. Siamo colore! Siamo stelle uniche e irripetibili.